Fisioterapia del gatto Micia a casa

Micia

Fisioterapia del gatto a casa: Micia torna a camminare senza stress dopo un incidente domestico.

Micia è una gatta europea di Torino che ha riportato una frattura vertebrale da caduta dovuta, probabilmente, ad un banale incidente domestico. Anche ai gatti può succedere di prendere male le distanze per un balzo o di saltare da un’altezza superiore alle loro possibilità e di farsi male. Probabilmente è ciò che è accaduto a Micia e che le ha provocato una lussazione e una frattura vertebrale che hanno richiesto un programma di fisioterapia del gatto a casa.

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Per le prime 3 settimane Micia è stata contenuta, ovvero tenuta a riposo, in modo che la frattura vertebrale da caduta si saldasse e che si potesse poi procedere ad un programma di fisioterapia del gatto a casa per consentirle un completo recupero e far si che tornasse a camminare.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

I proprietari di Micia hanno il centro di fisioterapia de gatto e del cane di Torino SBA (Salute e Benessere Animale), auspicando che le conseguenze dell’incidente non fossero permanenti.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando è stata portata dai proprietari presso il centro di fisioterapia del gatto e del cane SBA – Salute e Benessere Animale, Micia era paraplegica, quindi immobile sulle zampe posteriori, incontinente, e presentava una completa assenza di sensibilità al dolore profondo. La gatta, inoltre, presentava già importanti alterazioni posturali: la zampa sinistra era spostata più indietro rispetto alla destra, determinando un’andatura strisciante. Se non fossimo intervenuti subito, queste modificazioni articolari sarebbero diventate permanenti, cronicizzando i deficit motori di Micia.

Micia è guarita con la fisioterapia del gatto a casa

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico personalizzato per Micia, per un completo recupero dopo la frattura vertebrale da caduta. Per non stressare la gatta con continui spostamenti nel centro di fisioterapia del gatto e del cane SBA, per Micia abbiamo realizzato un programma di esercizi in gran parte eseguiti dalla proprietaria presso il suo domicilio.

  • 1 volta alla settimana presso il nostro centro a Torino
  • il resto della terapia a casa con la proprietaria


Micia ci raggiungeva in sede solo una volta alla settimana per il Laser LLLT con efficaci effetti antinfiammatori. In quella sede, preparavamo la proprietaria agli esercizi di riabilitazione veterinaria da effettuare personalmente con il gatto, differenti ogni settimana, in base all’evolversi del suo quadro clinico e ai suoi progressi.

Abbiamo lavorato sulla propriocezione, sui riflessi, sulle contratture muscolari (con lo stretching) e sulla postura, per riallineare le zampe posteriori e migliorare il passo.

Per perfezionare la qualità del moto, trattandosi di un gatto, non abbiamo potuto utilizzare il tapis roulant subacqueo, ma abbiamo realizzato un programma di esercizi di deambulazione con sospensore e ginnastica attiva con attrezzi (ostacoli, coni, scalini, rampette, etc…), mirato a combattere l’atassia, ovvero correggere il difetto di andatura e prepararla ad affrontare i normali movimenti della vita quotidiana.

Guarigione paraplegia dopo fisioterapia del gatto a casa

IL NOSTRO SUCCESSO

Grazie al nostro piano di riabilitazione e fisioterapia del gatto, Micia è tornata a camminare correttamente in sole 4 settimane. Ed anche il problema di incontinenza si è risolto!

Micia è riuscita a guarire nel suo ambiente, senza incorrere nello stress da trasporto, molto comune per i gatti adulti costretti a continue visite e manipolazioni veterinarie: merito di un programma terapeutico professionale realizzato del centro di fisioterapia del gatto e del cane SBA, eseguibile dalla proprietaria completamente a casa.

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fisioterapia del cane paraplegico

Bud

Il cane non vuole più salire in auto, dopo 48 ore è paraplegico: è un ernia. Ma già dopo 1 mese di fisioterapia sta bene.

Bud è un cane meticcio di 8 anni sterilizzato che vive a Castagneto Po, in provincia di Torino. I suoi primi sintomi non fanno immediatamente pensare all’ernia discale del cane: il cane non vuole più salire in auto e comincia ad accusare inappetenza e dolore. Ma le sue condizioni si complicano velocemente: in 48 ore è un cane paraplegico.

La diagnosi

Da quando il cane non vuole più salire in auto al collasso degli arti inferiori durante una pipì trascorrono solo 2 giorni. Quando Bud perde l’uso degli arti posteriori i proprietari lo portano subito in clinica veterinaria.
La diagnosi è un’ernia del disco del cane a livello L4/L5 a sinistra e L1/L3 a destra, con estrusione di materiale discale. In più Bud ha anche una spondilosi ventrale a livello L1/L2 a sinistra e L7/S1 a destra. Questa condizione clinica lo ha reso improvvisamente un cane paraplegico.

L’intervento e il post operatorio

Bud subisce un’emilaminectomia a livello L4/L5 a sinistra e un’emilaminectomia continua a livello T13/L3 a destra. Subito Bud manifesta nuovamente il movimento volontario degli arti e la normalizzazione dei riflessi: non è più un cane paraplegico!
Tuttavia, durante il ricovero in un’altra clinica veterinaria per la riabilitazione, Bud manifesta zoppia all’arto posteriore destro e si ipotizza un’infiammazione dell’anca trattata con antinfiammatori FANS. Questa terapia farmacologica provoca in Bud una violenta gastroenterite emorragica e una notevole perdita di peso.

La nostra valutazione funzionale

Quando è arrivato da SBA Bud non era solo debilitato: la propriocezione era in miglioramento ma manifestava un dolore artrosico, un click articolare al ginocchio destro e un deficit del riflesso patellare al ginocchio destro. Completavano il quadro atrofia muscolare e atassia.

La fisioterapia

Da SBA abbiamo una grande esperienza nella fisioterapia e nella riabilitazione di cani paraplegici a causa dell’ernia del disco. In molti casi, da quando il cane non vuole più salire in auto o sul letto al momento della paralisi possono trascorrere pochi giorni tanto da cogliere i proprietari di sorpresa.
Importante, quindi, dopo l’intervento, è eseguire una diagnosi neurologica entro 12-24 dalla comparsa dei primi sintomi, e successivamente una valutazione fisioterapica.

Con Bud, purtroppo, siamo intervenuti quando il cane era già debilitato dalla terapia con antinfiammatori FANS. Abbiamo, quindi, cominciato subito una terapia analgesica e antinfiammatoria senza farmaci, ma solo con Laser veterinario e TENS.

La riabilitazione, poi, si è articolata in:

  • Ginnastica propriocettiva, anche eseguita dai proprietari da soli dopo una lezione di
    formazione con il fisioterapista veterinario.
  • Riabilitazione neurovascolare a domicilio con attrezzi

Riabilitazione del cane paraplegico

Il nostro successo

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la realizzazione di programmi di fisioterapia e riabilitazione capaci di restituire ai pazienti benessere e movimento senza l’uso di farmaci antinfiammatori.

In particolare Bud

  • Dopo 2 settimane già si sentiva molto meglio
  • Dopo 1 mese e mezzo è stato riabilitato

 

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Fisioterapia per le patologie ortopediche del levriero

Aria

Dopo le corse e i maltrattamenti, le patologie ortopediche del levriero risolte in poche settimane

Aria è un levriero spagnolo (Galgo) salvato dalle corse grazie all’impegno di FBM (Fundacion Benjamin Manhert), un’organizzazione senza fini di lucro impegnata nella salvaguardia dei cani sottoposti a maltrattamenti. Quando ha trovato una casa e una famiglia a Castiglione Torinese, però, Aria portava con sé ancora le conseguenze di un vissuto di abusi. Non solo tante cicatrici, ma anche altre patologie che rischiavano di comprometterne l’autonomia e il movimento.

Sono tipiche dei levrieri da corsa, infatti, alcune patologie infiammatorie causate da vecchie lesioni correlate all’attività sportiva e ai maltrattamenti.

LA DIAGNOSI

Queste le patologie ortopediche del levriero riscontrate in Aria:

  • Tenosinovite degli estensori del carpo: una infiammazione che coinvolge la guaina tenosinoviale dei tendini che può avere cause traumatiche o da sforzo.
  • Segni di osteoperiostite: un processo infiammatorio (raro nei cani e comune nei cavalli) che interessa il periostio e il tessuto osseo sottostante, che cronicizzandosi, può portare ad un ispessimento fibroso del periostio, oppure ad un aumento dell’attività osteoformatrice, con formazione di escrescenze ossee (osteofiti). Aria, infatti, aveva delle protuberanze a livello del condilo del radio.

Anche se Aria, quando è arrivata da SBA, sembrava asintomatica poiché camminava correttamente, portava con sé alcuni segnali delle patologie ortopediche del levriero causate dalle corse e dai maltrattamenti. Aria, infatti, era letargica e non correva più: comportamenti contrari al carattere tipico del levriero, che è generalmente vivace e attivo.

LA FISIOTERAPIA

La fisioterapia veterinaria di Aria è stata prescritta dal veterinario per risolvere le patologie ortopediche del levriero. Da Salute e Benessere Animale abbiamo eseguito un piano di fisioterapia veterinaria a domicilio a Castiglione Torinese:

  • Ultrasuonoterapia in acqua, capace di raggiungere in modo omogeneo tutte le parti anatomiche interessate dall’infiammazione.
  • Laserterapia antinfiammatoria specifica per la borsite per agire sulla tenosinovite, poi sostituita dalla laserterapia per l’osteoperiostite.

fisioterapia-patologie-ortopediche-levriero

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la fisioterapia veterinaria di patologie ortopediche infiammatorie.

In particolare, sulle patologie ortopediche del levriero Aria i trattamenti hanno avuto subito un riscontro più che positivo.

  • Dopo 10 sedute Aria ha ripreso a correre
  • Dopo 15 terapie i suoi stati infiammatori erano completamente risolti

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Dopo l’adozione, quindi, Aria non ha trovato solo una famiglia che l’ha accolta dandole una casa e l’affetto che merita, ma anche dei proprietari pronti a prendersi cura della sua salute perché superasse completamente le conseguenze che i maltrattamenti e gli sforzi eccessivi avevano avuto sulla sua salute.

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Terapia per cane zoppo

Laky

Laky era un cane zoppo che camminava su 3 zampe ma in 2 settimane di fisioterapia è tornato alla normalità

Laky è un meticcio di 3 anni che vive a Val della Torre, in provincia di Torino. Quando ha cominciato a manifestare una chiara andatura tripode (camminava su 3 zampe), i proprietari lo hanno portato dal veterinario.

LA DIAGNOSI

Dopo l’esame radiografico, il veterinario ha diagnosticato a Laky una displasia dell’anca del cane, sul lato sinistro. La condizione clinica era degenerata rendendo Laky un cane zoppo, incapace di camminare su 4 zampe.

È stata quindi realizzata un’ostectomia della testa del femore. Questa opzione chirurgica è consigliata per la displasia dell’anca nel cane che ha più di 18 mesi ma è giovane. Si tratta di un intervento palliativo che rimuove la testa femorale.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

L’ostectomia della testa del femore, spesso non risulta risolutiva, da sola, della zoppia del cane. Quando è arrivato da SBA, è trascorso un mese dall’intervento e Laky è ancora un cane zoppo. La mobilità della sua anca è buona. Tuttavia cammina tenendo sollevato l’arto posteriore sinistro: ha un’andatura tripode.

Laky fa fisioterapia per risolvere andatura tripode

La nostra ipotesi è che oltre ad una situazione dolorifica, Laky abbia un problema comportamentale: ha accusato dolore all’arto sinistro per così tanto tempo che oramai è abituato a tenerlo sollevato. Non a caso anche da cucciolo aveva un difetto di andatura. Inoltre riscontriamo diverse contratture e una notevole atrofia dei muscoli glutei dell’arto interessato: una ovvia conseguenza dell’andatura tripode.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

I proprietari di Laky vorrebbero vederlo finalmente tornare ad un’andatura normale. Sono stanchi di vedere il loro cane zoppo e sofferente. E si rivolgono a SBA per un piano di fisioterapia veterinaria a domicilio per riabilitare completamente il loro cane.

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma personalizzato di fisioterapia e riabilitazione veterinaria per Laky.

Fisioterapia per cane zoppo

Prima di tutto abbiamo agito sul dolore. Con Elettrostimolazione TENS, Laser e Ultrasuoni abbiamo sbloccato Laky. Eliminando il dolore abbiamo cominciato ad incoraggiarlo ad appoggiare la zampa. Con un programma di esercizi a domicilio, abbiamo insegnato nuovamente a Laky a camminare normalmente senza paura, perché i suoi giorni da cane zoppo finissero.

Poi abbiamo effettuato un training con i proprietari perché diventassero autonomi nella realizzazione degli esercizi di riabilitazione.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la riabilitazione nei casi di cani che hanno subito un’ostectomia della testa del femore.

Quando è arrivato da SBA Laky era un cane zoppo e dopo sole 2 settimane ha cominciato a camminare correttamente. In un primo momento camminava bene in passeggiata, mentre in casa persisteva nella sua andatura tripode. Ma dopo pochi giorni ha superato ogni paura ed è tornato ad un’andatura normale.

Oggi Laky continua a fare esercizi per migliorare la trofia muscolare dei muscoli glutei. Un aspetto fondamentale per far funzionare al meglio la nuova articolazione, mantenendo in sede il moncone osseo.

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Ernia del disco del bassotto

Olli

Un percorso fisioterapico efficace per la totale riabilitazione dopo l’intervento di ernia del disco nel bassotto

Olli è un bassotto di 11 anni che vive a Chieri, in provincia di Torino. Dopo la diagnosi di ernia discale a livello T12/T13, Olli è stata operata (emilaminectomia). Dopo l’intervento chirurgico, però, per riacquistare la giusta mobilità, come spesso accade nei casi di ernia del disco nel bassotto, per Olli era necessario un percorso fisioterapico mirato.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando è arrivata da SBA – Salute e Benessere Animale, dopo l’intervento all’ernia del disco, Olli non riusciva a camminare. Anche se riusciva a reggersi su 4 zampe, se un po’ aiutata lateralmente, manifestava problemi di equilibrio e deficit propriocettivi. In più Olli era molto dimagrita e manifestava un chiaro disagio comportamentale dovuto ad un lungo iter clinico, relativo non solo all’ernia del disco nel bassotto, ma anche ad una cistite persistente che aveva necessitato la cateterizzazione.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

La proprietaria di Olli desiderava rivedere la sua cagnolina di nuovo in piedi, in forma e in grado di camminare e fare le sue passeggiate.

LA FISIOTERAPIA VETERINARIA NECESSARIA DOPO L’INTERVENTO ALL’ERNIA DEL DISCO NEL BASSOTTO

Per Olli abbiamo realizzato un programma di fisioterapia veterinaria personalizzata a domicilio per risolvere tutte le problematiche del cane: Non solo la riabilitazione neuromotoria dopo l’intervento di ernia del disco nel bassotto, ma anche la perdita di peso e i problemi comportamentali dovuti allo stress accumulato dalla cagnolina.

Inizialmente il piano fisioterapico ha previsto Elettrostimolazione TENS e Laser LLLT. In poche sedute, Olli si è ripresa: sia il suo peso che il suo umore sono migliorati e si avviava verso la guarigione.

ernia-del-disco-nel-bassotto-fisioterapia

Successivamente abbiamo sostituito l’ Elettrostimolazione TENS con l’ Elettrostimolazione NEMS, per migliorare la sua massa muscolare e la postura. Olli ha dato subito segnali di miglioramento: riusciva a stare in piedi più a lungo, ad alzarsi da sola ed era più stabile (non cadeva più all’atto di girarsi).

Intanto però, oltre all’ernia del disco nel bassotto è stato diagnosticato un click articolare all’anca sinistra, probabilmente dovuto ad una artrosi dell’anca nel cane pre-esistente e mai diagnosticata, probabile conseguenza del deficit posturale incorso durante il recupero motorio. Siamo subito intervenuti con dei trattamenti mirati per eliminare il dolore e sciogliere le contratture muscolari concomitanti. Il passo di Olli è subito migliorato.

Nella fase finale del percorso riabilitativo, poi, oltre alla laserterapia è stato introdotto un piano di esercizi terapeutici a domicilio di ginnastica riabilitativa con attrezzi costruiti con l’aiuto del proprietario: con birilli, ostacoli, scalini e rampe Olli ha completato il suo percorso di guarigione divertendosi!

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo un’esperienza rilevante per la riabilitazione successiva all’intervento di ernia del disco nel bassotto. Il bassotto, infatti, è una delle razze condrodistrofiche, che presentano arti particolarmente corti rispetto alle dimensioni del tronco (nanismo) e che per questo sono più predisposte di altre ad alcune patologie tra cui proprio l’ernia del disco.

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Olli è tornata a camminare in 3 mesi e ora si gode di nuovo le sue lunghe passeggiate. Ha ancora un po’ di instabilità nel passo, dovuta all’atrofia muscolare per la lunga immobilità, ma esegue correttamente tutti i movimenti previsti dal percorso attrezzato studiato appositamente per insegnarle tutto ciò che la vita quotidiana le richiede. Con un programma di riabilitazione da fare a casa, tornerà a camminare perfettamente!

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Post intervento ostectomia della testa del femore

Nuvola

La fisioterapia veterinaria per un caso complesso dopo due interventi tra cui l’ostectomia della testa del femore

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Nuvola è una giovane meticcia di Pastore Maremmano di 1 anno che vive a Nichelino, in provincia di Torino. Dopo la diagnosi di displasia dell’anca del cane, bilaterale e di grado B/C, Nuvola è stata sottoposta all’intervento di protesi dell’anca del cane all’arto destro: con la protesi, infatti, in caso di displasia da grave a moderata, è possibile recuperare la completa funzionalità dell’arto e la normale ampiezza dei movimenti articolari, eliminando il dolore dovuto alla patologia. Tuttavia, Nuvola, anche dopo l’operazione chirurgica, soffriva molto a causa del forte dolore all’arto controlaterale.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Nonostante il costoso intervento per l’applicazione della protesi dell’anca del cane sull’arto destro, Nuvola avvertiva molto dolore. La sofferenza si concentrava sull’arto sinistro, quello non operato, costretto a sopportare un carico maggiore del normale, e la proprietaria desiderava solamente che Nuvola tornasse a camminare senza sofferenza.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Nuvola è stata presentata alla valutazione dopo circa 2 mesi e mezzo dall’intervento di protesi all’anca all’arto destro. La veterinaria curante aveva proposto di provare a controllare dolore e infiammazione all’arto sinistro con un ciclo di fisioterapia veterinaria. Arrivata da SBA Nuvola presentava zoppia di grado medio/grave con extrarotazione e atteggiamento vaccino del tarso, non caricava il peso corporeo sull’arto e tendeva a tenerlo sollevato. Dopo 10 terapie la situazione rimaneva invariata, e in accordo con la veterinaria curante si è deciso di ricorrere all’ostectomia della testa del femore.

LA FISIOTERAPIA VETERINARIA DOPO L’OSTECTOMIA DELLA TESTA DEL FEMORE

Data la necessità di abbreviare i tempi di recupero per non sovraccaricare l’arto controlaterale con la protesi d’anca ancora in via di guarigione, si è deciso per un trattamento postchirurgico intensivo per Nuvola:

  • già subito dopo l’intervento di ostectomia della testa del femore abbiamo utilizzato il laser post chirurgico e ghiaccio tutti i giorni per 2 settimane;
  • dalla 2^ settimana il laser post chirurgico è stato sostituito da quello antinfiammatorio e mirato alla guarigione del tessuto osseo;

Ultrasuonoterapia veterinaria

  • leggera Untrasuonoterapia per favorire la mobilizzazione del moncone osseo del femore all’interno dell’acetabolo del bacino;
  • ginnastica passiva (movimenti PROM) dolce per facilitare l’escursione articolare;
  • gentile stretching per sciogliere le contratture muscolari derivanti dalla zoppia e contrastare la fibrosi fra moncone osseo e acetabolo (che può limitare la funzionalità dell’arto in assenza di fisioterapia). Integrare con quanto scritto sopra
  • l’Elettrostimolazione TENS è stata inserita a partire dalla 4^ settimana.

Dopo 2 settimane abbiamo ottenuto già dei risultati. Il dolore di Nuvola si è ridotto e anche il suo umore ne ha giovano molto: il cane risultava più sereno e tranquillo.

Dopo 7 settimane dall’intervento di ostecomia della testa del femore, Nuvola viene sottoposta a controllo ortopedico. Il chirurgo era molto soddisfatto dell’esito delle radiografie: c’erano tutti i presupposti per la corretta formazione della pseudoartrosi (fine ultimo della chirurgia).

Dopo il protocollo di fisioterapia veterinaria messo in atto, si prospettava, per Nuvola, un ritorno completo della funzionalità motoria!

Ridotto il dolore di Nuvola, abbiamo proseguito con un programma di fisioterapia veterinaria specifico per la guarigione dell’osso.

Di fondamentale importanza per il suo miglioramento è stata anche la risoluzione delle problematiche ambientali applicate dalla proprietaria su nostro consiglio.

Modificazioni ambientali

N.B. Il fisioterapista veterinario non applica solo efficaci protocolli fisioterapici e riabilitativi per la guarigione delle patologie ortopediche, articolari, muscolari e neurologiche, ma può anche aiutarti ad individuare e risolvere le problematiche ambientali che possono causare o peggiorare la condizione clinica del tuo cane, come arredi, collari e abitudini del cane a cui non avevi ancora pensato.

IL NOSTRO SUCCESSO

A 40 giorni dall’intervento di ostectomia della testa del femore, il controllo radiografico ha dimostrato i progressi realizzati con la fisioterapia veterinaria, confermati dal consulto con l’ortopedico veterinario: la distanza formatasi tra il moncone osseo e l’acetabolo è indice di assenza di aderenze e fibrosi.

La prognosi è finalmente favorevole per una completa guarigione di Nuvola, dopo l’intervento di ostectomia della testa del femore a sinistra.

Oggi Nuvola ha solo un piccolo deficit motorio dovuto alla protesi dell’anca del cane, ma è un cane felice che non soffre più!

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Lussazione dell'anca del cane

Ciccio

La fisioterapia veterinaria che ha dimezzato i normali tempi di recupero dopo la lussazione dell’anca del cane e l’intervento di ostectomia della testa del femore

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Ciccio è un giovane meticcio di taglia media che vive a Torino, che ha riportato una lussazione dell’anca mentre giocava al parco. L’esame radiografico aveva evidenziato, oltre alla lussazione dell’anca del cane, anche una displasia bilaterale dell’anca.

Il veterinario ha subito provveduto a ridurre la lussazione e fasciare l’arto. Tuttavia la vivacità di Ciccio, che ha solo 1 anno, non ha consentito alla fasciatura contenitiva di resistere allungo. È risultato necessario, quindi, l’intervento di ostectomia della testa del femore.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando è arrivato da SBA, Ciccio presentava un sieroma post chirurgico in corrispondenza del sito dell’intervento. Ciccio zoppicava, era dolorante e spaventato dal dolore, ma nonostante questo accennava al “toe touching”, ovvero caricava sull’arto, anche se solo sulle punte delle dita. L’estensione dell’arto era limitata ma riusciva a sedersi correttamente.

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L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

I giovani proprietari di Ciccio volevano rivedere il loro cane camminare di nuovo correttamente e senza dolore, tuttavia le disponibilità di spesa limitate, non consentivano di procedere al consueto protocollo di fisioterapia veterinaria efficace dopo la lussazione dell’anca del cane e l’intervento di ostectomia della testa del femore.

UN PACCHETTO DI FISIOTERAPIA VETERINARIA STUDIATO AD HOC

Per risolvere le problematiche motorie di Ciccio e venire incontro all’esigenza di risparmio dei proprietari, abbiamo studiato un pacchetto economico di fisioterapia veterinaria per sostenere il cane nella guarigione post chirurgica:

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IL PIANO TERAPEUTCO DA FARE A CASA

Dopo la prima fase di fisioterapia fatta dal fisioterapista veterinario, abbiamo formato i proprietari alla realizzazione di un piano di esercizi terapeutici da fare a casa con Ciccio, per rinforzare i muscoli glutei che sostengono l’articolazione delle anche.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da SBA abbiamo una casistica rilevante per la fisioterapia veterinaria nei casi di ostectomia della testa del femore dopo la lussazione dell’anca del cane.

Ciccio guarito dopo la lussazione dell'anca del cane

Lo straordinario successo del caso di Ciccio è stata la velocità di recupero ottenuto, che generalmente implica almeno 2 mesi di fisioterapia.

Dopo una sola settimana di terapie, invece, Ciccio non aveva più dolore e ha cominciato ad utilizzare la zampa. E dopo un mese il suo recupero motorio era già quasi completo.

Oggi, Ciccio presenta solo una leggera atrofia muscolare ma i suoi movimenti in camminata sono fluidi e il carico sugli arti sufficiente ad una normale mobilità. La zoppia dovuta alla lussazione dell’anca del cane e ai postumi dell’intervento chirurgico sono solo un ricordo.

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Elettrostimolazione tens del cane

Luna

La fisioterapia veterinaria dopo l’intervento all’ernia del disco complicato da un’emorragia e trattamento del sieroma post chirurgico per risolvere un aggravamento delle condizioni cliniche.

Luna è una meticcia di 6 anni che vive a Santena, in provincia di Torino, a cui è stata diagnosticata un’ernia del disco che le provocava problemi motori, rendendola paraplegica. L’intervento chirurgico a cui è stata sottoposta, però, è stato complicato da un’emorragia intraoperatoria.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando Luna è arrivata da Salute e Benessere Animale aveva una sintomatologia neurologica diversa tra la zampa destra e sinistra. A destra c’era un ipertono, che rendeva la zampa più rigida al passo ma più resistente al carico. A sinistra, invece, l’ipotono rendeva il movimento passivo più fluido ma meno capace di sostenere il carico in stazione.

Inoltre Luna presentava un sieroma post chirurgico, dovuto all’’errata gestione della paziente nella fase immediatamente successiva all’intervento. Come spesso accade, infatti, i proprietari non erano stati adeguatamente istruiti ed avevano erroneamente concesso a Luna di muoversi liberamente, strisciando sul pavimento. L’eccesso di moto errato e l’emorragia avvenuta in sala operatoria, sono le cause della formazione del sieroma post chirurgico.

Un sieroma post chirurgico è un versamento sottocutaneo di liquido (siero) che si raccoglie nel sito dell’intervento chirurgico. Il sieroma post chirurgico può raramente riassorbirsi spontaneamente, più o meno velocemente, ma anche complicarsi con flogosi, infezioni etc.. Spesso il siero viene aspirato con una siringa ma, questa manovra risulta solitamente in una recidiva in quanto la cavità preformata richiama, inevitabilmente, altro siero dai tessuti circostanti.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Poiché l’intervento all’ernia del disco non era stato immediatamente risolutivo della problematica motoria, i proprietari di Luna volevano vedere il loro cane tornare a camminare normalmente. Secondo il neurologo veterinario, a causa della vasta compressione midollare,  la situazione di Luna era di improbabile risoluzione.

La formazione del sieroma post chirurgico, inoltre, complicava le condizioni cliniche ostacolando il protocollo riabilitativo, poiché il sieroma richiede una totale immobilità perché si riassorba e non si cronicizzi.

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma di fisioterapia e riabilitazione personalizzato per Luna. Per prima cosa mirato a superare le conseguenze dell’intervento, e soprattutto del sieroma post chirurgico, e poi per risolvere i suoi difetti motori.

  1. Laserterapia. Per Luna abbiamo utilizzato non solo il solito laser post chirurgico per ridurre la normale infiammazione dovuta all’intervento, ma anche il laser antiedemigeno, per trattare il sieroma post chirurgico.
  2. Tens e ginnastica. Dopo il completo riassorbimento del sieroma post chirurgico, abbiamo agito sui suoi difetti motori, abbinando l’elettrostimolazione TENS alla ginnastica, prima passiva, poi attiva e con attrezzi,

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la riabilitazione veterinaria nei casi di ernia del disco del cane, in cui i pazienti manifestano problemi motori persistenti dopo l’intervento. In questo caso l’emorragia operatoria e il sieroma post chirurgico, peggioravano le condizioni della paziente. Senza la fisioterapia veterinaria le prospettive del cane sarebbero state incerte a livello motorio.

Con un programma di fisioterapia veterinaria personalizzato, invece, Luna ha ricominciato a camminare dopo solo 1 mese dall’inizio dei trattamenti.

Dopo 2 mesi la funzionalità motoria del cane è tornata normale. C’è ancora atassia e dismetria in attesa di controllo da parte del neurologo per stabilire se il deficit residuo è imputabile ad altre protrusioni evidenziate dalla risonanza magnetica. Tuttavia Luna non ha più dolori e cammina bene!

Il neurologo veterinario ha sottolineato che, vista la complicanza operatoria, il fatto che Luna oggi cammini correttamente sia un enorme successo.

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Fisioterapia veterinaria per il cane epilettico

Mosè

Le variazioni al protocollo di fisioterapia veterinaria per adattarlo alle esigenze speciali del cane epilettico

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Mosè è un Golden Retriever di 12 anni che vive a Torino. La diagnosi di Mosè era un’artrosi generalizzata. In particolare a Mosé era stata diagnosticata la Sindrome della Cauda Equina, ovvero una condizione neurologica caratterizzata da una perdita della funzione del plesso lombare in conseguenza di una lesione delle radici dei nervi spinali localizzate all’interno del canale vertebrale, e poi una spondilartrosi, ovvero artrosi della colonna vertebrale.

La sua condizione clinica ne determinava problemi motori: il cane camminava male, a causa del dolore, e non si godeva più né le passeggiate né il gioco.

Le unghie più consumate sulla zampa posteriore destra erano un chiaro segno della sua andatura incerta. In più Mosè è un cane epilettico, una condizione clinica che peggiorava il suo quadro generale.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE: UNA TERAPIA COMPATIBILE CON L’EPILESSIA DEL CANE

La fisioterapia per il cane epilettico

L’epilessia del cane costringe all’assunzione di farmaci a vita, per ridurre le crisi. Questo, ovviamente, comporta una sofferenza epatica del cane che non dovrebbe essere sottoposto ad altre cure farmacologiche. Mosè, infatti, per il dolore dovuto all’artrosi, era stato trattato per un anno con antinfiammatori a basso dosaggio, senza risultati determinanti. Ecco perché i proprietari hanno optato per la fisioterapia veterinaria che può essere utilizzata anche sul cane epilettico, con piccole modifiche al protocollo.

LA FISIOTERAPIA PERSONALIZZATA PER IL CANE EPILETTICO

Per affrontare l’artrosi di Mosé abbiamo fatto delle modifiche al protocollo standard di fisioterapia veterinaria per la spondilartrosi, per adattarlo al cane epilettico.

Abbiamo, infatti, evitato l’Elettrostimolazione TENS, non indicata in caso di epilessia del cane, e abbiamo ottenuto lo stesso effetto antalgico sostituendola con un programma più intensivo di Laser LLLT. La terapia con gli Ultrasuoni, invece, è stata realizzata in modo più delicato e graduale, sul cane epilettico, rispetto a quanto si fa sugli altri animali, per avere un effetto meccanico ma delicato sui tessuti resi anelastici e fibrosi dal processo infiammatorio cronico in atto (artrosi).

Con la mesoterapia con collagene e un’integrazione alimentare a base di condroprotettori e antinfiammatori fitoterapici, inoltre, abbiamo evitato efficacemente il ricorso a farmaci antinfiammatori senza gravare sull’insufficienza epatica del cane epilettico.

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IL NOSTRO SUCCESSO

Con un protocollo personalizzato di fisioterapia veterinaria per l’artrosi, che ha tenuto conto dell’epilessia del cane, Mosé è tornato a camminare normalmente in soli 2 mesi.

epilessia del cane e fisioterapia veterinaria

Sono bastate 9 terapie e Mosé ha ripreso a fare le sue lunghe passeggiate!

Il caso di Mosè è un chiaro esempio di come, l’abbinamento tra fisioterapia veterinaria e l’integrazione di condroprotettori può essere molto efficace per risolvere le conseguenze dell’artrosi, in particolare per i cani che non posso assumere farmaci (come nel caso di cani molto anziani, cani allergici ad alcuni principi attivi, e ovviamente i cani epilettici, con sistemi epatici già gravati da altri farmaci)

Inoltre, il protocollo utilizzato con Mosè dimostra che, con piccoli accorgimenti, la fisioterapia veterinaria può essere applicata con successo e senza conseguenze negative, anche sul cane epilettico.

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TERAPIA CANE CON LUSSAZIONE ROTULEA

Artù

L’approccio riabilitativo veterinario per la guarigione della lussazione rotulea del cane in pochi giorni e senza chirurgia.

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Artù è un Boston Terrier di 1 anno che vive a Bareggio, in provincia di Milano. Già da cucciolo il veterinario gli aveva diagnosticato una lussazione rotulea del cane di 2° grado. Tuttavia, poiché ancora asintomatica, qualsiasi intervento correttivo era stato sospeso e rimandato qualora Artù avesse manifestato dolore o problematiche motorie.

Poiché Artù è un cane molto esuberante, complice la sua giovane età, tende a saltare molto e a fare movimenti imprudenti che aumentano il rischio che la sua rotula esca fuori sede. Non passa molto tempo, infatti, e Artù ha cominciato a zoppicare dopo una una caduta. La lussazione rotulea del cane, prima asintomatica, è diventa improvvisamente una condizione dolorosa da risolvere quanto prima.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

La lussazione rotulea del cane può essere risolta con un approccio fisioterapico riabilitativo se non supera il 3° grado di gravità. I proprietari di Artù hanno deciso di tentare prima con la fisioterapia veterinaria per risolvere le problematiche dovute alla lussazione rotulea del cane. Quando è arrivato da SBA Salute e Benessere Animale, Artù aveva una rotula fuori sede. La risoluzione chirurgica della lussazione della rotula consente, nella maggior parte dei casi, un completo recupero della funzione dell’arto, ma nel caso di Artù, grazie anche alla sua giovane età e quindi una buona elasticità dei tessuti, con un approccio riabilitativo c’erano ottime probabilità di farla rimanere in sede.

LUSSAZIONE ROTULEA DEL CANE: SCOPRI ANCHE COME È GUARITO LEON! 

LA TERAPIA

Abbinando Elettrostimolazione TENS, UltrasuoniLaser LLLT, e un programma di esercizi terapeutici mirato a rinforzare muscoli e tendini, da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico di fisioterapia veterinaria a domicilio per Artù, capace di ridurre il dolore e l’infiammazione di Artù e far tornare in sede la rotula lussata.

TERAPIA LUSSAZIONE ROTULEA BOSTON TERRIER

Artù ha anche cominciato un’integrazione alimentare a base di condroprotettori per cani, fondamentali per la salute articolare dell’animale, soprattutto nei casi di lussazione della rotula del cane e altre patologie ortopediche.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la fisioterapia veterinaria nei casi di lussazione rotulea del cane, per i cani su cui non è possibile eseguire un intervento chirurgico (come nel caso di Leon, per l’età avanzata e i problemi cardiaci, o nei casi come quello di Artù, in cui i proprietari desiderano prima tentare una strada meno invasiva.

cane con lussazione della rotula

Con un approccio riabilitativo, la rotula di Artù è tornata perfettamente in sede in pochi giorni.

Oggi Artù sta completando un protocollo riabilitativo che ha l’obiettivo di rinforzare il quadricipite che termina nel legamento tibiorotuleo, per scongiurare nuovi incidenti. Intanto, i proprietari lavorano sulla prevenzione, non solo con l’integrazione alimentare di condroprotettori, ma anche lavorando sul comportamento del cane per ridurre salti, movimenti bruschi e corse su superfici scivolose.

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