Tutte le opzioni possibili per il recupero completo dalla displasia dell’anca nel cane giovane e adulto.
Displasia dell’anca: di che si tratta?
La displasia dell’anca è una malformazione dell’articolazione coxo-femorale che solitamente si presenta durante la crescita del cane, ma può anche manifestare i primi sintomi su cani già grandi. I sintomi più comuni della displasia dell’anca nel cane adulto o giovane, sono:
- Improvvisa reticenza all’attività fisica
- Corsa “a coniglio”
- Zoppia
- Problemi nel salire e /o scendere le scale e/o sull’automobile
- Problemi nell’alzarsi su due zampe posteriori e poggiare le anteriori sul petto del padrone
- Problemi posturali di vario genere
La diagnosi del veterinario viene generalmente fatta a seguito della segnalazione, da parte del proprietario, dei suddetti sintomi. Il veterinario ortopedico esegue una visita clinica con manipolazione, osservazione dell’andatura e della postura. Poi prescrive un esame radiografico per la definizione del grado di displasia dell’anca e la valutazione delle opzioni per il totale recupero motorio del cane.
I gradi della displasia dell’anca nel cane
È possibile definire il grado di displasia dell’anca secondo la seguente tabella:
- GRADO A: Assenza di displasia dell’anca.
- GRADO B: Articolazione dell’anca quasi normale. Testa del femore e acetabolo poco incongruenti.
- GRADO C: Leggera displasia dell’anca del cane. Testa del femore e acetabolo incongruenti e accenni di artrosi.
- GRADO D: Media displasia dell’anca del cane. Testa del femore e acetabolo evidentemente incongruenti e presenza di artrosi.
- GRADO E. Grave displasia dell’anca. Importanti modificazioni dell’anca e possibile lussazione o sub lussazione. Deformazione della testa del femore (a fungo o appiattita), e forte artrosi.
Displasia dell’anca nel cane giovane fino a 18 mesi
L’approccio conservativo per un trattamento efficace senza farmaci e senza chirurgia
Se il vostro cane ha già un anno di età ma non ha ancora superato i 18 mesi e ha una diagnosi di displasia dell’anca del cane di grado B2 o C1, è ancora possibile intervenire con un approccio conservativo, ovvero senza intervento chirurgico.
Con un efficace programma di fisioterapia veterinaria e riabilitazione animale, infatti, è possibile mantenere stabile e sana l’articolazione dell’anca quando la displasia nei cani giovani non risulta grave.
Grazie ad esercizi specifici di ginnastica attiva e con attrezzi e sessioni di tapis roulant in acqua per cani in salita e in discesa, è possibile rinforzare i muscoli dei glutei per dare il giusto supporto all’articolazioni dell’anca. Diffidate, invece, di chi vi propone sessioni sul tapis roulant in piano, perché non è un esercizio specifico per l’articolazione dell’anca!
Nei casi in cui la sintomatologia dolorosa sia già conclamata, poi, si può affiancare alla ginnastica anche la fisioterapia, con Laser LLLT ed Elettrostimolazione TENS, per un effetto antinfiammatorio e antidolorifico.
Se desiderate evitare l’intervento chirurgico al vostro cane, ricordate che è molto importante la vostra collaborazione: il cane con displasia dell’anca trattato con approccio conservativo, va sempre seguito con esercizi di mantenimento da fare a casa e un’integrazione alimentare con condroprotettori.
Nei casi di displasia dell’anca nel cane, diagnosticata precocemente, ci sono poi altre opzioni che abbinano l’intervento chirurgico a brevi percorsi fisioterapici.
IL TUO CANE CON DISPLASIA DELL’ANCA HA MENO DI 18 MESI?
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Esistono poi, protocolli di intervento anche su cani con displasia dell’anca che hanno più di 18 mesi.
Grave displasia dell’anca nel cane adulto (oltre 24 mesi)
Protesi, fisioterapia e riabilitazione per risolvere anche i casi più gravi in circa 60 giorni
L’applicazione di una protesi dell’anca è l’intervento generalmente consigliato quando si diagnostica una grave (Grado E) displasia dell’anca nel cane adulto affetto da una grave lussazione della testa femorale o da una grave coxartrosi. Con la protesi, infatti, è possibile recuperare la completa funzionalità dell’arto e la normale ampiezza dei movimenti articolari, eliminando il dolore dovuto alla patologia.
In questo caso, la fase post operatoria è molto importante. Si consigliano sedute di laserterapia LLLT e crioterapia per eliminare velocemente il dolore e l’infiammazione post operatoria e poi il ritorno all’attività motoria, cominciando con esercizi senza carico nel tapis roulant in acqua per cani, per riabilitare dolcemente la nuova articolazione al movimento (ed in questo caso l’effetto benefico è dato dal galleggiamento, quindi non è necessario ricorrere al tappeto inclinato).
Con un piano efficace di fisioterapia e riabilitazione dopo l’intervento di protesi all’anca, è possibile il recupero anche dei cani con displasia dell’anca più grave in soli 60 giorni.
Displasia dell’anca nel cane giovane (circa 12 mesi)
Ostectomia della testa e del collo del femore e un protocollo riabilitativo efficace
Quando la displasia dell’anca nel cane viene diagnosticata dopo l’anno di età, viene eseguita generalmente l’ostectomia della testa e del collo del femore (FHNO): un intervento chirurgico palliativo che rimuove completamente la testa femorale, lasciando il collo femorale che resterà in contatto con la cavità acetabolare mediante l’interposizione di tessuto fibroso neoformato.
GUARDA LA GUARIGIONE DI PACO DOPO L’OSTECTOMIA DELLA TESTA DEL FEMORE!
In questi casi, il protocollo fisioterapico prevede una prima fase che abbina laserterapia LLLT e crioterapia, per ridurre infiammazione e dolore, alla ginnastica passiva per mobilizzare subito l’articolazione e determinare una pseudo-artrosi tra moncone del femore e acetabolo. Appena possibile, il cane viene coinvolto in una ginnastica attiva mirata ad allenare l’articolazione dell’anca al carico e al ROM (Range of Motion). Infine, è fondamentale aumentare il trofismo muscolare dei glutei, per supportare l’articolazione, e fare in modo che il cane abbia un buon allenamento e tono muscolare per sempre.
Displasia dell’anca nel cane: le razze più predisposte
La displasia dell’anca nel cane è una malformazione che può coinvolgere cani di diverse razze, anche meticci. Tuttavia ci sono delle razze considerate maggiormente predisposte a questa problematica. Rottweiler, Pastore Tedesco, Golden Retriever e Labrador Retriever sono i cani più colpiti dalla displasia dell’anca. Per loro, infatti, sono obbligatori controlli eseguiti in strutture specializzate e la segnalazione, sul pedigree, del grado di displasia anche di nonni e genitori.
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